Niente autocertificazioni nelle pratiche per i permessi di soggiorno.
Il Decreto 202/2024 "Mille Proroghe" cancella le norme (mai entrate in vigore) che le avrebbero consentite.
No alle autocertificazioni nelle procedure per i permessi di soggiorno. Il Decreto 202/2024 "Mille Proroghe" cancella le norme (mai entrate in vigore) che le avrebbero consentite.
I cittadini stranieri dovranno continuare a presentare i documenti originali, ad esempio quello degli esami sostenuti all’Università, per rinnovare un permesso per motivi di studio oppure quelli di casellario giudiziale e carichi pendenti se chiedono un permesso Ue per soggiornanti di lungo periodo.
Dopo anni di rinvii della sua entrata in vigore, le norme che avrebbero esteso anche alle pratiche dell’immigrazione la possibilità di utilizzare dichiarazioni sostitutive sono state abrogate dal Decreto Mille Proroghe 2025 (DL 202/2024).
Una scelta dettata dalla constatazione che le diverse amministrazioni dello Stato non riescono a mettere in rete le banche dati, passaggio indispensabile per consentire i controlli su eventuali autocertificazioni presentate dai cittadini stranieri.